La sede della Luogotenenza
La sede della Luogotenenza è il complesso di Sant'Onofrio al Gianicolo, centro dell'attività spirituale dell'Ordine. Il complesso si trova in zona Extraterritoriale sul colle romano del Gianicolo.
Incisione di Giuseppe Vasi - 1756
La concessione della Chiesa e del Convento di S. Onofrio al Gianicolo all’Ordine del Santo Sepolcro di Gerusalemme è legata ad alcuni tra i più importanti mutamenti istituzionali che in esso ebbero luogo. Infatti, con motu proprio del 15 agosto 1948, Pio XII stabilì che la sede dell’Ordine fosse trasferita da Gerusalemme a Roma nella suddetta Chiesa, e che il Gran Maestro sarebbe stato, d’ ora innanzi, un cardinale nominato dal Papa.
Quello che però è meno noto è che la particolare benevolenza da parte del Pontefice ebbe uno speciale significato per l’Ordine. Infatti nella Chiesa è ancora viva la testimonianza di Torquato Tasso, autore della Gerusalemme liberata, l’opera in cui vengono narrate le gesta dei crociati che combatterono per riconquistare il Santo Sepolcro. Il poeta, dopo aver vagabondato attraverso l’Italia chiese e ottenne ospitalità nel convento di S. Onofrio dove visse gli ultimi anni della sua vita. E’ quindi perfetta la sintonia tra il patrimonio letterario della sede, dove è ospitato un piccolo museo che conserva alcuni manoscritti del Tasso, e il carattere cavalleresco dell’istituzione.
Il complesso architettonico di S. Onofrio è quindi un luogo dove storia, cultura e fede si sono tramandate attraverso i secoli fino ai nostri giorni. La sua costruzione risale al XV secolo ma, inizialmente, si trattava di un eremo. L’edificazione della chiesa cominciò nel 1439 e terminò nel XVI secolo. L’edificio sacro fu affidato ai Gerolamitani fino al 1933, anno in cui papa Pio XI sciolse la congregazione.
La struttura è situata in una posizione panoramica, sulla passeggiata del Gianicolo dove la cupola michelangiolesca di S. Pietro, che domina sul paesaggio circostante, e il rimbombo del cannone a mezzogiorno completano l’ atmosfera suggestiva del luogo. Per mezzo di una scalinata si giunge al cancello, che reca lo stemma dell’Ordine, da cui si accede, attraverso un bel giardino fiorito, al sagrato antistante la chiesa. Già all’esterno di essa troviamo opere pittoriche di pregevole fattura attribuite al Domenichino e a Sebastiano Strada.
L’interno, di stile rinascimentale che risente ancora del gotico, è un’aula rettangolare con volte a crociera, abside poligonale e cinque cappelle laterali. Queste sono dedicate a S. Onofrio, alla Madonna di Loreto, al Crocifisso, a San Pio X e a San Gerolamo. Nella prima si trova il monumento funebre a Torquato Tasso. I dipinti dell’abside attribuiti al Peruzzi e al Pinturicchio sono di grande bellezza così come quelli della sacrestia. Dal portico si accede al chiostro, del quattrocento, nel quale dominano una tranquillità e pace assolute. Dall’atrio, invece si accede al museo Tassiano.
Questo splendore artistico diventa fonte di arricchimento e crescita spirituale per chi vi si accosta e quindi per i membri dell’Ordine.